Alan Turing, Wiston Churchil e la Seconda Guerra Mondiale
Un succedersi di eventi dall'inizio del 1900 condurrà l'uomo al Web
Durante la seconda guerra mondiale, Bletchley Park fu il sito dell'unità principale di crittoanalisi del Regno Unito, fu anche la sede della Scuola governativa di codici e cifrazione (Government Code and Cypher School (GC&CS). La località fu scelta per la sua centralità geografica si trovava accanto alla stazione di Bletchley, dove la Varsity Line tra Oxford e Cambridge, università che avrebbero fornito la maggior parte dei crittoanalisti, incontra la West Coast Main Line, che connette Londra, Birmingham, Manchester, Liverpool, Glasgow e Edimburgo. Watling Street, la strada principale che connette Londra alle zone a Nordovest, era molto vicina, ed erano disponibili numerose connessioni di comunicazione presso la stazione telegrafica e telefonica nella vicina Fenny Stratford. Fu designato al comando il comandante Alastair Denniston dal 1919 al 1942. Nel settembre 1939, appena la Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania, Denniston scrisse al Foreign Office che era necessario reclutare "uomini dal campo accademico". Vennero effettuati reclutamenti anticipati, in particolare presso le università di Cambridge e Oxford. Denniston però capì che l'uso di macchine cifratrici elettromeccaniche necessitava anche l'assunzione di matematici istruiti, Peter Twinn, da Oxford, si unì alla GC&CS nel febbraio 1939, mentre Alan Turing, da Cambridge, e Gordon Welchman cominciarono l'addestramento nel 1938 e vennero assunti a Bletchley il giorno successivo alla dichiarazione di guerra. Il sito fu fortemente voluto da Winston Churchill, tanto che lo stesso Alan Turing decise di scrivergli direttamente per ottenere le risorse che gli necessitavano e Lui rispose: "Con azione immediata, fate sì che essi ottengano quello che serve con priorità assoluta, e riferitemi di persona che ciò sia stato fatto."
Winston Churchill
Winston Churchill (Woodstock, 30 novembre 1874 – Londra, 24 gennaio 1965) è stato un politico, storico, giornalista e militare britannico.
È stato Primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 come Primo ministro, è noto per aver guidato il Regno Unito alla vittoria nella seconda guerra mondiale, il 3 settembre del1939, terminato il dibattito alla Camera, Chamberlain convocò Churchill nel suo ufficio e gli offrì di ricoprire l'incarico di primo lord dell'ammiragliato. Quando la notizia giunse agli uffici del ministero venne telegrafato immediatamente un messaggio a tutte le navi: «Winston is back» (Winston è tornato). Nella riunione del gabinetto di guerra del 4 settembre Churchill propose di attaccare immediatamente il fronte tedesco sulla linea Sigfrido, per alleggerire la pressione sul fronte polacco, ma l'azione non fu intrapresa. In questa fase detta della "drole de guerre" (la "strana guerra"), Regno Unito e Francia rimasero sostanzialmente inerti di fronte all'avanzare delle truppe naziste in Europa orientale, fatto che confermò Hitler nella convinzione che le potenze occidentali non volessero realmente combatterlo. Il 10 maggio del 1940 la “strana guerra” cessò improvvisamente di essere “strana”.
L’esercito tedesco lanciò un attacco che nel giro di sei settimane costrinse la Francia a chiedere la resa. Improvvisamente il Regno Unito si ritrovò da solo a combattere contro la Germania e i suoi molti alleati. In quel momento, Hitler dominava tutta l’Europa da Capo Nord ai Pirenei. In molti all’epoca pensarono che continuare la lotta era diventato inutile e che la scelta migliore per il Regno Unito sarebbe stata trovare una pace negoziata con la Germania. Churchill, invece, adottò subito un atteggiamento duro e determinato: già nel corso delle prime settimane della Battaglia di Francia, ribadì più volte che quello che era in gioco era la sopravvivenza stessa della democrazia.
La Seconda Guerra Mondiale
Il suo talento per i discorsi, il suo carisma e la sua determinazione sono stati indicati da moltissimi storici come gli elementi più importanti che contribuirono a mantenere il Regno Unito in guerra contro la Germania fino a quando, nel giugno del 1941, Hitler non invase l’Unione Sovietica e dichiarò guerra agli Stati Uniti. Nei lunghi mesi in cui il Regno Unito si trovò da solo, Churchill insistette con i suoi generali affinché cercassero di combattere i tedeschi ovunque fosse possibile, dalla Grecia al Nord Africa, aiutando i movimenti di resistenza in tutta Europa e bombardando dall’aria le industrie e le città tedesche (soprattutto le città tedesche). Churchill è considerato uno dei primi leader politici ad aver intuito, mentre la guerra era ancora in corso, il pericolo che un giorno avrebbe rappresentato l’Unione Sovietica per l’Occidente. Churchill era un convinto anticomunista, ma quando Hitler invase la Russia si impegnò ad aiutare in ogni modo il dittatore sovietico Josiph Stalin. Fin dalle prime settimane di guerra, il Regno Unito inviò armi e rifornimenti all’Armata Rossa attraverso la pericolosa rotta che passava a nord della Scandinavia e terminava nei porti russi di Murmansk e Arcangelo. Per tutta la guerra Churchill ebbe un atteggiamento molto pragmatico nei confronti dell’Unione Sovietica.
Mano a mano che la guerra si avvicinava alla sua conclusione, Churchill cercò di spingere sempre più i suoi alleati americani (che oramai erano divenuti i più forti all’interno della coalizione) ad avere un atteggiamento più severo nei confronti delle richieste russe. Alla fine dovette però piegarsi e, nel corso di una serie di conferenze, accettò che di fatto l’intera Europa orientale finisse nella sfera dell’ influenza russa, condannando molti paesi a una lunga dittatura comunista. Nonostante i suoi cedimenti alla “ragion di stato”, Churchill mise spesso in guardia gli americani e i suoi colleghi di governo contro il pericolo che vedeva nell’Unione Sovietica. L’espressione “cortina di ferro”, cioè la nuova, impermeabile frontiera nata tra paesi comunisti e paesi NATO dopo la fine della guerra, fu inventata da Churchill durante un discorso tenuto negli Stati Uniti nel 1946. Egli fu con Stalin e Franklin D. Roosevelt uno dei tre grandi che decisero l'assetto del mondo postbellico.


